Julio Cortzar - Tumblr Posts

3 years ago

"Eğer düşersen seni yeniden kaldırırım.

Eğer kaldıramazsam yanına uzanırım."

Julio cortazar


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7 years ago

La Maga acababa de levantarse y daba inútiles vueltas por la pieza. Más de una vez la vi admirar su cuerpo en el espejo, tomarse los senos con las manos como las estatuillas sirias y pasarse los ojos por la piel en una lenta caricia. Nunca pude resistir el deseo de llamarla a mi lado, sentirla caer poco a poco sobre mí, desdoblarse otra vez después de haber estado por un momento tan sola y enamorada frente a la eternidad de su cuerpo.


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1 year ago

I think we all have a little bit of that beautiful madness that keeps us walking when everything around us is so insanely sane.


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11 years ago
Julio Cortzar Avrebbe Compiuto Il 26 Agosto Cento Anni. In Un Recente Articolo Uscito Per Repubblica
Julio Cortzar Avrebbe Compiuto Il 26 Agosto Cento Anni. In Un Recente Articolo Uscito Per Repubblica
Julio Cortzar Avrebbe Compiuto Il 26 Agosto Cento Anni. In Un Recente Articolo Uscito Per Repubblica
Julio Cortzar Avrebbe Compiuto Il 26 Agosto Cento Anni. In Un Recente Articolo Uscito Per Repubblica
Julio Cortzar Avrebbe Compiuto Il 26 Agosto Cento Anni. In Un Recente Articolo Uscito Per Repubblica
Julio Cortzar Avrebbe Compiuto Il 26 Agosto Cento Anni. In Un Recente Articolo Uscito Per Repubblica
Julio Cortzar Avrebbe Compiuto Il 26 Agosto Cento Anni. In Un Recente Articolo Uscito Per Repubblica

Julio Cortázar avrebbe compiuto il 26 agosto cento anni. In un recente articolo uscito per Repubblica si parla delle ultime uscite editoriali e tra queste le sue lettere contenute in Chi scrive i nostri Libri. Con tutti Cortázar tratta del suo lavoro come di una materia viva, che condiziona la sua vita nel bene e nel male. Il suo mondo letterario entra nel quotidiano: I cronopios stanno bene, giorno dopo giorno scopro nuove abitudini e peripezie di queste bestiole, racconta nel 1952 al pittore Eduardo Jonquières, suo lettore fidato. A me è capitato che Tza, Tzi e Ki, i miei animaletti zen, dopo la recente esposizione al Museo Zoologico di Napoli, abbiano preteso di andare in vacanza. Sono stati con me al festival de La luna e i calanchi ad Aliano. Si sono sistemati nella bellissima Piazzetta Panevino al civico 14, in una casa con una magnifica vista sui calanchi. Molte persone sono passate di lì a salutarli. Sono tornati a casa rinfrancati.


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1 year ago

In evening’s dome each bird is a point of memory. It’s amazing sometimes how the years’ fervor returns, returns without a body, returns for no reason at all, how beauty, so brief in its violent love, saves us an echo as night falls.

And so, what can you do but stand there slack-armed, your heart overloaded and that taste of dust that was a rose or a road— Flight outflies the wing. Without humility you know this remnant was wrung from the dark by the work of silence, that the branch in your hand, the dark tear are your inheritance, the man with his story, the lamp shining its light.

— Julio Cortázar, “Resumen en otoño” (tr. Stephen Kessler)

En la bóveda de la tarde cada pájaro es un punto del recuerdo. Asombra a veces que el fervor del tiempo vuelva, sin cuerpo vuelva, ya sin motivo vuelva; que la belleza, tan breve en su violento amor nos guarde un eco en el descenso de la noche.

Y así, qué más que estarse con los brazos caídos, el corazón amontonado y ese sabor de polvo que fue rosa o camino— El vuelo excede el ala. Sin humildad, saber que esto que resta fue ganado a la sombra por obra de silencio; que la rama en la mano, que la lágrima oscura son heredad, el hombre con su historia, la lámpara que alumbra.


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1 year ago

"There was so much lost time in you, you were so much the shape of what you might have been under different constellations..."

Julio Cortázar, Hopscotch


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6 years ago
Cortzar Is Up There (painting Shadows).

‘Cortázar is up there’ (painting shadows).


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4 years ago
Julio Cortzar, Hopscotch (trans. Gregory Rabassa)

Julio Cortázar, Hopscotch (trans. Gregory Rabassa)

[Text ID: “As if you could pick in love, as if it were not a lightning bolt that splits your bones and leaves you staked out in the middle of the courtyard.”]


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5 years ago

Invidio un po'... - Cortázar - L'inseguitore

Invidio Un Po'... - Cortzar - L'inseguitore

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3 years ago

Il Tuo Nome È Il Sapore Del Melograno - Julio Cortàzar

Sei la benvenuta, la pietra originale dell’allegria, la danza assorta della statua che gli uccelli sentono e disperdono.

Quando nella sua coscia rossa i denti si slacciano al primo mezzogiorno della terra, fare il tuo nome è il sapore della melagranata.

Il tuo cuore inventa le mappe colorate, nei tuoi occhi si hamacano i globi della domenica, e quando sei in me, la notte si apre il petto, il sangue delle stelle cala fino ai tuoi capelli, al tuo nome, alla tua violenza.

Questa infinita sete, berti, disseccarti, cisterna di allegria, sperpero del grido che le labbra annegano in delirio.

Chi inventò il futuro, la sua macchina di sale, la sua rosa vuota. Questa pelle delle palpebre mi separa dal mondo però tu stai in lui, e più dentro vivi.

da “Le ragioni della collera”


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3 years ago
...Non Gran Cosa Questo Tutto Che Mi Resta..(..)

...Non è gran cosa questo tutto che mi resta..(..)

 l’indirizzo postale e il numero di telefono,

cinque fotografie, un profumo di capelli,

una pressione di piccolette mani fra le quali nessuno direbbe

che mi si nasconde il mondo....


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2 years ago

Il disordine trionfava e correva per le stanze con i capelli pendenti in sudice ciocche, gli occhi di vetro, le mani piene di mazzi di carte che non combinano, messaggi in cui mancavano le firme e le intestazioni, e sui tavoli si freddavano piatti di minestra, il pavimento era ingombro di calzoni buttati là, di mele marce, di bende macchiate. E tutto quello all’improvviso cresceva ed era una musica atroce, era più che il silenzio felpato delle case in ordine dei suoi genitori ineccepibili, in mezzo alla confusione in cui il passato era incapace di trovare un bottone di camicia e il presente si radeva con pezzi di vetro in mancanza di un rasoio sotterrato in qualche vaso di fiori, in mezzo a un tempo che si apriva come una banderuola a qualsiasi vento, un uomo respirava fino a non poterne più, si sentiva vivere fino al delirio nell’atto stesso in cui contemplava la confusione che lo attorniava e si domandava se qualcosa di tutto quello aveva senso. Ogni disordine si giustificava se tendeva ad uscire da se stesso, a traverso la pazzia si poteva forse arrivare a una ragione che non fosse quella ragione la cui fallanza è pazzia. «Andare dal disordine all’ordine, — pensò Oliveira. — Sì, ma quale ordine può essere quello che non sembri il più nefando, il più terribile, il più insanabile fra tutti i disordini? L’ordine degli dei si chiama ciclone o leucemia, l’ordine del poeta si chiama antimateria, spazio duro, fiori di labbra tremanti, davvero che sbornia ho, mamma mia, è bene andare a letto subito».

julio cortazar, rayuela


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2 years ago
Mi Serve Quella Porta Che Mi Davi Per Entrare Nel Tuo Mondo Julio Cortzar, Salvo Il Crepuscolo, Happy

mi serve quella porta che mi davi per entrare nel tuo mondo — Julio Cortázar, Salvo il crepuscolo, Happy New Year


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2 years ago
Rayuela (1963) Il Romanzo Che Pi Di Tutti Ha Contribuito Alla Consacrazione Dellargentino Julio Cortzar

Rayuela (1963) è il romanzo che più di tutti ha contribuito alla consacrazione dell’argentino Julio Cortázar nell’Olimpo dei grandi della letteratura, con Tolstoj, Hugo, Faulkner e altri grandi romanzieri, lui che era conosciuto specialmente per i suoi racconti. Eppure, Rayuela non è un romanzo nel vero senso del termine, perché ha caratteristiche proprie che lo rendono unico, discostandolo molto da ciò che è stato scritto prima ed anche da ciò che è stato scritto dopo. I tentativi di definirlo sono stati molteplici. C’è chi l’ha chiamato controromanzo, chi antiromanzo (parola che però a Cortázar piaceva poco), chi ha azzardato un’immagine suggestiva: il buco nero di un enorme imbuto. La realtà è che forse, se proprio lo si vuole riassumere in una singola espressione, si dovrebbe dire che Rayuela non è soltanto un libro, ma una grande, meravigliosa ricerca.

Una ricerca, o meglio un mosaico di numerose ricerche differenti. C’è la ricerca del protagonista Horacio Oliveira, del Centro di tutto e del Centro di se stesso, o di ciò che egli chiama il kibbutz del desiderio. C’è la ricerca del lettore, che deve muoversi tra le pagine per trovare il prosieguo della storia . C’è la ricerca di Cortázar (o del suo alter-ego Morelli), che nel romanzo persegue la distruzione degli schemi della società moderna a partire dal suo strumento principe, il linguaggio. E ovviamente c’è molto, moltissimo di più: prendendo in prestito le parole dell’autore, Rayuela è «in sé molti libri», infiniti libri, una creatura che muta e si trasforma a seconda dello stato d’animo in cui si trova il lettore in quel preciso istante della sua vita nel quale decide di aprire il romanzo. E quella di avventurarsi in un libro come questo non è una decisione da prendere a cuor leggero, perché Rayuela è, in definitiva, un grido d’allarme, una sveglia, una bomba atomica: una volta letto (in maniera attiva e consapevole) non si torna più indietro.


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2 years ago
Cortazar...

Cortazar...


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1 year ago
Julio Cortzar

Julio Cortázar


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1 year ago

Il gioco del mondo si fa con una pietruzza che si deve spingere con la punta del piede. Ingredienti: un marciapiedi, una pietruzza, una scarpa, e un bel disegno col gesso, preferibilmente colorato.

In alto è il Cielo, sotto la Terra, è molto difficile arrivare con la pietruzza al Cielo, quasi sempre si calcola male e la pietruzza esce dal tracciato. A poco a poco però, si acquista la abilità necessaria per conquistare ciascuna delle caselle e un bel giorno s’ impara ad uscire dalla Terra e a far risalire la pietruzza fino al Cielo, fino ad entrare nel Cielo, il guaio è che proprio a questo punto, quando quasi nessuno si è mostrato capace di far risalire la pietruzza fino al Cielo, termina d’un tratto l’infanzia e si cade nei romanzi, nell’angoscia per il razzo divino, nella speculazione a proposito di un altro Cielo al quale bisogna imparare ad arrivare. E perché si è usciti dall’infanzia si dimentica che per arrivare al Cielo occorrono, come ingredienti, una pietruzza e la punta di una scarpa.

- Julio Cortázar, da Rayuela. Il gioco del mondo


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1 year ago

Porque, sin buscarte te ando encontrando por todos lados, principalmente cuando cierro los ojos.

-Julio Florencio Cortázar.

Porque, Sin Buscarte Te Ando Encontrando Por Todos Lados, Principalmente Cuando Cierro Los Ojos.

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1 year ago

Book Review: Historias de Cronopios y de Famas, Julio Cortázar

Book Review: Historias De Cronopios Y De Famas, Julio Cortzar

My Review in a Tweet:

Imagine you get a box filled with puzzle pieces, but they are all from different puzzles. You may see a familiar figure here, another face there, but no matter how you try to arrange the pieces together, you are sure it's not the meant image. Reading this book is like that.

My Full Review:

I became aware yesterday of my inappropriate lack of Argentinean authors in my reading list this year, and trying to mend that a little, I found this little book in a bookshelf while visiting my parents for the holidays.

While quite short, this book reminded me how much I ignore. I felt in a clear cultural disadvantage, where Cortázar (who some people may call the greatest Argentinean author) was playing a joke at my expense. I don't say this negatively.

Historias de Cronopios y de Famas is a collection of short stories, vague poems and... Nonsense. That's when the ignorance I felt started to creep in. I'm not sure of the exact literary current Cortázar belongs to, but this book read to me like an absurdist ramble without crossing over to dadaism.

I tend to believe that there are some clear themes of social and economic classes coating the short stories of the Cronopios, the Famas and the Hopes: they work as fictional and bizarre versions of Argentina's middle-to-low, high and (cultural) elite class respectively (I'm not sure about the Hopes). Cronopios are despised and treated condescendingly by the Famas, mocking their behavior and traditions, all too jovial and effusive and lazy; the Famas think too high of themselves and tend to use and abuse the other two; the Hopes seem to be trapped in an academic gasp, stunned by the lack of refinement of the Cronopios.

Even the short stories not directly related to the Cronopios and Famas act as a display of Argentina's idiosyncrasy, helped by the explicit mention of some elements, some places of this country (and more specifically, from Gran Buenos Aires).

But you have to remember that none of the stories really make sense. They are almost poetical, oneirical, nearing the realm of magical realism, very popular in Latin America.

The narration and writing themselves demand a lot of the reader's attention and time, forcing them to engage with the book to find some sense.

Again, I say all of this in a positive light: it's a challenging book in almost a literal sense, it presents itself innocently, like a bunch of nonsense, but soon you start to feel like there's something more underneath, like if under this outer coat of surrealistic and abstract tales laid a more tangible and grounded coat of the same color, merely a different tone but same color nonetheless.

I'm not sure how well this book would be received by non-argentinian or non-spanish speaking persons, but it's a good book anyways.

7,5/10.

My Other 2023 Readings.


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